Amgen, inebilizumab raggiunge l’obiettivo primario in studio sulla malattia da immunoglobulina G4

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Risultati positivi per lo studio clinico multicentrico di Fase III MITIGATE che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di inebilizumab (Amgen) nel trattamento della malattia da immunoglobulina G4-correlata (IgG4-RD, immunoglobulin G4-related disease).

Inebilizumab ha raggiunto l’obiettivo primario, riducendo dell’87% il rischio di riacutizzazione della IgG4-RD rispetto al placebo (Hazard Ratio 0,13, p<0,0001) nel periodo controllato di 52 settimane. Sono stati raggiunti anche tutti gli obiettivi secondari chiave: numero annuale di riacutizzazioni, remissione completa senza riacutizzazioni e senza bisogno di ulteriore trattamento, e la remissione completa senza riacutizzazioni e senza l’utilizzo di corticosteroidi. Non sono emersi nuovi problemi di sicurezza per inebilizumab.

“Lo studio MITIGATE rappresenta una pietra miliare nella storia della Malattia IgG4 correlata essendo il primo trial randomizzato, controllato contro placebo mai condotto in questa patologia. Grazie ai dati emersi la comunità medica potrà avvalersi di un farmaco di dimostrata efficacia e offrire ai pazienti un’opzione terapeutica basata su solide evidenze scientifiche – spiega Emanuel Della Torre, Professore di Reumatologia presso l’Università Vita-Salute san Raffaele e Dirigente Medico presso l’Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell’Ospedale san Raffaele di Milano – La Malattia IgG4 correlata può presentarsi con numerose manifestazioni cliniche e per questo il paziente deve essere preso in carico da un team multidisciplinare in cui l’immunologo e il reumatologo ricoprono un ruolo centrale. Questa varietà di presentazioni cliniche è dovuta a cause genetiche e immunologiche in larga parte ignote a cui solo una proficua collaborazione tra clinici, ricercatori e stakeholders impegnati a sostenere la ricerca nelle malattie rare potrà dare risposte. Comprendere i meccanismi patogenetici alla base della Malattia IgG4 correlata ci permetterà infatti di disegnare strategie terapeutiche personalizzate e in questo senso lo studio MITIGATE ha aperto una strada di inestimabile valore”.

MITIGATE è stato condotto in 22 paesi e ha coinvolto 80 centri, tra cui 6 centri in Italia con 13 pazienti arruolati. È il primo studio controllato con placebo a fornire evidenze di livello 1 per il trattamento della IgG4-RD, una malattia fibroinfiammatoria cronica e immuno-mediata a localizzazione sistemica. Questa condizione può interessare quasi tutti gli organi, spesso coinvolgendone diversi contemporaneamente e causando danni irreversibili. Il disegno dello studio MITIGATE, che riduce l’utilizzo di steroidi, apre la strada ad un approccio terapeutico a tossicità ridotta.

Inebilizumab è attualmente approvato per il disturbo dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD, Neuromyelitis Optica Spectrum Disorder) da diverse Autorità Regolatorie, ed è disponibile in diversi paesi, tra cui l’Italia.

Sulla base dei risultati raggiunti dallo studio MITIGATE, Amgen prevede di presentare domanda di approvazione presso FDA negli Stati Uniti e successivamente negli altri Paesi.

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